RANDAZZO
La Città di Randazzo sarebbe il risultato della fusione di una preesistente pentapoli: Triracia, Triocala, Tissa, Demena e Alesa. Esse, distrutte nel periodo delle guerre civili di Roma, sarebbero rinate ad opera dell’imperatore Ottaviano in quel sito che sarà poi Randazzo; la quale, appunto, trarrebbe il suo nome dalla corruzione del nome Triracium, divenuto prima Rinacium, poi Ranacium ed infine Randacium, da cui Randazzo.
Randazzo, 754 metri sul livello del mare, 11.000 abitanti circa, ridente cittadina sul versante settentrionale dell’Etna, a dominare la Valle dell’Alcantara verso cui degrada dolcemente, si trova al crocevia di tre importanti province: Catania, Messina ed Enna, collocata strategicamente al centro di quello che un tempo era il Val Demone. Con le sue bellezze paesaggistiche naturali e col fascino delle sue antiche opere d’arte, chiese, vecchi palazzi, musei che ospitano resti archeologici e scientifici di grande valore, con le sue strade ed i suoi vicoli in pietra lavica, è una vera e propria perla ambientale ed architettonica, incastonata nel cuore di un territorio variegato ed unico al tempo stesso, reso ancor più prezioso dalla compresenza di ben tre aree protette: il Parco Regionale dell’Etna, quello dei Nebrodi ed il Parco Fluviale dell’Alcantara.
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